15 domande a …. Dragan Lepei

Inauguro oggi una nuova rubrica, in collaborazione con www.boxeringweb.com in cui, oltre ai panni del fotografo provo a vestire quelli dell’intervistatore.

Ci tenevo ad iniziare con Dragan, il primo pugile che io abbia fotografato e con cui mi sia relazionato, grazie a lui ed al maestro Cristiano Mazzoni è scattata la scintilla con la fotografia di boxe quindi….. eccoci qua con il supermedio di Ginestra Fiorentina, Dragan Lepei (15-1-2)

1 – Chi è Dragan Lepei ? 

Lepei Dragan è una persona comune.  Al mio paese (vicino Galadze) si viveva di agricoltura, a 15 anni ho incominciato a lavorare all’estero ed all’età di 19 anni sono venuto in Italia con il solo scopo di lavorare. La mia principale attività, e ne vado fiero, e’ operare nel settore dell’edilizia.  Sono fidanzato e sono un pugile professionista. Dragan Lepei è una persona molto felice a cui non manca niente

2 – Come hai scoperto la boxe ?

A 21 anni a Ginestra Fiorentina, il paese dove abito, vidi una manifestazione dilettantistica di boxe e ne rimasi affascinato. Ero molto timido ma un amico rumeno più anziano mi presentò al maestro della palestra e da quel giorno non mi sono più allontanato da questo sport.

La boxe mi ha aiutato ad integrarmi e ad avere tantissimi amici. Il pugilato è una magia positiva che ti attraversa in tutto il corpo e ti arricchisce di tanti valori.

3- Chi è il tuo idolo pugilistico?

Non ho un vero e proprio idolo, mi piace tanto GGG Golovkin che incrocia tantissimi colpi ed ha faccia simpatica. Ho anche molta ammirazione per i pugili italiani e rumeni che fanno bene nel mondo.

4 – Quali sono i tuoi obiettivi nel breve e nel lungo termine ?

A questo punto nel professionismo il mio obiettivo è la cintura di un titolo. Sarebbe bello averla a casa come ricordo. Adesso che sono cittadino Italiano anche il mio allenatore Cristiano Mazzoni pensa che sarebbe il momento per il titolo Italiano.  Poi chissà che non mi prenda una cintura anche in Romania…

5 – La più grande soddisfazione da quando indossi i guantoni?

La mia più grande soddisfazione è stata vincere in a Francia contro la medaglia di Bronzo olimpica Bauderlique. Ero nettamente sfavorito ma ho avuto la meglio grazie ad un colpo vincente. Comunque avrei fatto il match, stavo bene e volevo fare bene.

La francia mi ha rispettato, e ‘ stata una grande soddisfazione, anche i complimenti molto sportivi dell’organizzatore  Asloum mi hanno fatto molto piacere. 

6 –  La più grande delusione da quando indossi i guantoni?

La più grossa delusione…. Potrei dire la sconfitta prima del limite al Teatro Principe di Milano contro il mio connazionale Paraschiveanu ma il giorno dopo avevo già voglia di riscattarmi. Forse la più grossa delusione fu l’inizio della carriera da professionista, non mi rendevo conto se avevo fatto bene oppure no a lasciare il dilettantismo, mi sono fidato del maestro Cristiano Mazzoni ma inizialmente ero un po’ deluso.

7 – Come ti prepari agli incontri ?

Mi preparo bene. Non tralascio gli allenamenti anche se faccio un lavoro duro, mi sto accorgendo che adesso il livello degli avversari è nettamente salito e c’è bisogno di più sacrificio e di allenamenti di qualità sia per la parte atletica che per la parte tecnica.

8 – Hai riti o scaramanzie ?

Non ho nessun gesto scaramantico.Mi piace godermi il momento e nello spogliatoio sono a mio agio prima di salire sul quadrato.

Una buona ginnastica per attivare i muscoli, un po’ di vasellina sulle orecchie e sul naso e si va sopra a combattere. Vinca il Migliore!

9 – Raccontaci la tua giornata tipo

molto semplice: mattina lavoro e pomeriggio palestra, quando si avvicina un match anche una bella corsa la mattina.

10 – Dieta e sacrifici, sei goloso ?

La dieta è l’avversario più noioso che si possa avere… non ne voglio neanche parlare :-} 

11 – Quali pensi siano in tuoi punti di forza ?

i punti di forza sono pochi, devo stare più attento alla fase difensiva, mi preme migliorare questo lato. Per il resto tutti pensano che io sia solo potente ma a fine carriera voglio esser ricordato anche come un pugile tecnico.

12 – Cosa vuol dire per te essere un pugile ?

Devo essere sincero., per me è avere amici e persone che ti rispettano.

Mi alleno con professionisti ma anche con amatori e bambini, è  uno sport individuale ma mi piace fare squadra qui a Ginestra Fiorentina.

13 – Hai hobby e passioni al di fuori della boxe ?

Le automobili…… Ne ho già cambiate diverse. Ad Agosto quando torno dalle vacanze dalla Romania e torno in Italia spesso cambio macchina. Che ci vuoi fare, sono proprio un immigrato 😉 ahahahahahh 

14 – Che consigli daresti a chi vuole diventare un professionista ?

Domanda difficilissima. Per stimoli e visibilità il professionismo è molto appagante ma se non hai persone e una società che ti seguono è meglio rimanere dilettante. Rischi di non combattere più e di finire il divertimento.

15 – Se potessi scegliere un avversario (anche del passato) per un match memorabile chi sarebbe?

Sicuramente non uno sfuggente. Con uno del passato avrei perso molto ma molto volentieri ,a parità di peso, con Johnny Tapia.

Ringrazio di cuore Dragan Lepei ed il maestro Mazzoni per la disponibilità e faccio ad entrambi un enorme in bocca al lupo per il futuro

 

Matteo Innocenti

 

 

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