15 domande a …. Fabio Turchi

Per la rubrica “15 domande a… ” in collaborazione con  www.boxeringweb.com  oggi è il turno di Fabio “Stonecrusher” Turchi, il pugile fiorentino campione International WBC Silver dei pesi massimi leggeri.

E’ veramente un piacere per me poter “ospitare” Fabio sulla rubrica visto quanto le scorse collaborazioni ci abbiano portato fortuna (pubblicazioni cartacee su Sportweek e Men’s Health) e soprattutto visto lo spessore umano di Fabio, sempre disponibile e gentile.

 

1 – Chi è Fabio Turchi ? 

Sono la realizzazione dei sogni che avevo fin da bambino. Con equilibrio e umiltà sto facendo strada nella vita dentro e fuori dal quadrato ma aggiungo anche con un pizzico di follia, dato che molte delle mie scelte sono controtendenza allo standard del pugilato italiano. 

2 – Come hai scoperto la boxe ?

Scopro il pugilato grazie a mio babbo, pugile professionista più volte campione italiano dei medio massimi nei primi anni del 2000. Fin da piccolo ho respirato la palestra ed è stato amore a prima vista. 

3- Chi è il tuo idolo pugilistico?

Sinceramente non ne ho uno in particolare. Cerco di rubare con gli occhi  le gesta dei migliori pugili al mondo in circolazione ma anche del passato. Posso dire comunque che amo più emulare i pugili tecnici offensivi che non quelli attendisti. In Italia, ad esempio, ho sempre stimato e guardato Giacobbe Fragomeni. 

4 – Quali sono i tuoi obiettivi nel breve e nel lungo termine ?

A brevissimo farò un test match sulle 8 riprese, dato che è da Febbraio che non combatto, poi voglio candidarmi sfidante ufficiale al campionato d’Europa entro il 2018, magari vincendo prima un nuovo titolo a livello internazionale contro un’avversario importante. 

5 – La più grande soddisfazione da quando indossi i guantoni?

Nella carriera amatoriale sicuramente la medaglia d’oro ai giochi del Mediterraneo in Turchia. Da professionista, nonostante abbia calcato anche un ring americano sotto la organizzazione di Evander Holyfield, il ricordo più emozionante al momento è la vittoria del titolo italiano contro Lovaglio.

6 –  La più grande delusione da quando indossi i guantoni?

Ho sempre saputo reagire bene alle difficoltà psicologiche che può comportare una sconfitta. Nella mia carriera dilettantistica qualche gara è stata dura da digerire a causa di verdetti non molto limpidi ma comunque sia sono sempre riuscito a trarre dei miglioramenti dalle avversità. Sicuramente una sconfitta adesso da pugile professionista sarebbe più difficile da metabolizzare. 
 

7 – Come ti prepari agli incontri ?

Mi reputo un’atleta professionale e cerco di arrivare al match come se fosse sempre una finale mondiale. 

8 – Hai riti o scaramanzie ?

Cerco di essere semplicemente me stesso. Un piccolo rito però ce l’ho: postare la mattina del match sul mio profilo Facebook la frase “Guerra…Guerra…Guerra”

9 – Raccontaci la tua giornata tipo

Sveglia alle 7.30 circa. Allenamento mattutino per la preparazione atletica alle 8.30. Un’po di relax e ore 16 allenamento specifico. Due volte a settimana porto avanti un corso pugilistico a livello amatoriale. 

10 – Dieta e sacrifici, sei goloso ?

L’alimentazione è la parte più difficile anche perché io sono una buona forchetta e il mangiar bene è l’unico vizio che ho. Nonostante ciò, con l’aiuto del mio nutrizionista, abbiamo adottato un tipo di dieta alimentare che senza moltissimi sacrifici mi permette di rientrare nel peso della categoria. 

11 – Quali pensi siano in tuoi punti di forza ?

Mi reputo un pugile intelligente e questo credo che nel pugilato professionistico sia fondamentale. Un’altra qualità importante per la mia categoria è che ho una alta percentuale di ko, sinonimo di buon pugno. 

12 – Cosa vuol dire per te essere un pugile ?

Essere pugile è uno stile di vita. 
Vuol dire credere in qualcosa che nessuno vede tranne te. 
 

13 – Hai hobby e passioni al di fuori della boxe ?

Amo prendermi cura, insieme alla mia fidanzata Paola, dei nostri due cani Cerbero e Jean. Inoltre, anche se ancora non ho imparato a fare la lenza, amo andare a pesca con i miei amici. 

14 – Che consigli daresti a chi vuole diventare un professionista ?

Innanzitutto partirei nel dire che il pugilato professionistico è uno sport molto duro e ci vogliono delle qualità importanti per farlo ad alti livelli. Credo che sia fondamentale per crescere avere un vero e proprio team di persone qualificate che, insieme ad un manager importante, credono e investono su di te. 

15 – Se potessi scegliere un avversario (anche del passato) per un match memorabile chi sarebbe?

Mi piace sognare un mio match contro un top attuale della categoria: Usyk o Gassiev! 

16 (domanda extra. ndr) – Cosa sai dirci del tuo prossimo avversario Habachi e cosa ti aspetti dal match ?

Mi aspetto un Habachi che cercherà, come vedo dai suoi match, di imbrigliarmi nella bagarre.
Da parte mia boxero’ con intelligenza e dettero’ i ritmi della contesa!
 

Ringrazio di cuore Fabio per la disponibilità, mi raccomando seguitelo sui canali social sul sito 

 

Matteo Innocenti

www.boxingphotography.it

 

 

15 domande a …. Catalin Ionescu

Per la rubrica “15 domande a… ” in collaborazione con  www.boxeringweb.com  oggi è il turno di Catalin Ionescu, un pugile (allenato da Mirko Ricci) di cui ho fotografato il brillantissimo debutto nei pro con un gran KO alla prima ripresa nel novembre scorso 

 

1 – Chi è Catalin Ionescu ? 

Sono Catalin Ionescu, ho 21 anni, sono di nazionalità rumena ma in italia da quando ho 7 anni e mezzo. Ho fatto la scuola qui dalla seconda elementare fino al diploma di maturità riuscendo ad integrarmi molto bene.

2 – Come hai scoperto la boxe ?

Ho scoperto la boxe per caso, avevo circa 13 anni ed essendo un po in carne mi consigliarono di andare a fare boxe perché si riusciva a dimagrire. Andai a provare per la stagione estiva e dopo appena due mesi il maestro Padariso mi disse subito che mi avrebbe fatto debuttare a breve ma, giocando a calcio, non volevo mollare e quindi lasciai il pugilato.

A 16 anni decisi di prendere una decisione radicale e di smettere di giocare a calcio e provare a fare la boxe seriamente

3- Chi è il tuo idolo pugilistico?

Il pugile a cui mi ispiro è Miguel Cotto, un pugile umile, completo pugilisticamente, e che non ha paura di nulla.

4 – Quali sono i tuoi obiettivi nel breve e nel lungo termine ?

Nel breve periodo il primo obbiettivo che voglio ottenere è il titolo italiano, ovviamente dopo che avrò ottenuto la cittadinanza italiana. Nel lungo periodo invece  il sogno sarebbe arrivare a disputare un titolo mondiale.

5 – La più grande soddisfazione da quando indossi i guantoni?

La più grossa soddisfazione da quando indosso i guantoni e stato avere avuto la possibilità  ed essere riuscito a passare professionista che è stato il mio primo pensiero da quando ho iniziato a fare i primi combattimenti.

6 –  La più grande delusione da quando indossi i guantoni?

La delusione più grande fino a questo punto e stato non aver avuto la cittadinanza e quindi la possibilità di tentare di far parte della nazionale e disputare campionati europei o internazionali.

7 – Come ti prepari agli incontri ?

Come preparazione sono scrupoloso nell’essere sempre al 100% , sia atleticamente che tecnicamente, facendo allenamenti molto duri.

8 – Hai riti o scaramanzie ?

 Per ogni incontro il vestiario da match lo indosso con lo stesso ordine tutte le volte, persino i guantoni e le scarpe hanno un ordine, indosso prima il sinistro e poi il destro.

9 – Raccontaci la tua giornata tipo

La mattina alle 8 inizio a lavorare ed esco alle 17, perché ovviamente non si vive solo di pugilato. Poi torno a casa, preparo la borsa per palestra e verso le 18 vado ad allenarmi fino alle 21 . Poi torno a casa,  ceno ed il giorno dopo riparte la stessa routine

10 – Dieta e sacrifici, sei goloso ?

Per fare il peso fortunatamente non devo fare diete stressanti o altro perché con un regime alimentare sano riesco tranquillamente a rispettare la bilancia. Come persona sono molto goloso, nei momenti di pausa dagli incontri mi concedo anche io i miei sfizi alimentari sopratutto salati più che dolci.

11 – Quali pensi siano in tuoi punti di forza ?

I miei punti di forza penso siano in primis la costanza e la continua voglia di superarmi, i montati al corpo (ai quali mi dedico tanto) e anche una resistenza fisica che mi permette di sostenere allenamenti molto duri e sopportare i colpi degli avversari.

12 – Cosa vuol dire per te essere un pugile ?

Per me essere un pugile vuol dire praticare un arte e impararne tutte le sfaccettature per poi diffonderla a mia volta a tutte le persone che vogliono conoscere e imparare questa disciplina, così da far  diventare uno stile di vita fare il pugile o praticante.

13 – Hai hobby e passioni al di fuori della boxe ?

Al di fuori della boxe seguo molto il calcio, che ho praticato 7 anni, però seguo tutti gli sport in generale e mi tengo sempre informato.

14 – Che consigli daresti a chi vuole diventare un professionista ?

A chi vuole passare professionista direi di pensarci bene perché non ti da la possibilità di vivere senza lavorare (come si pensa), è quasi un secondo lavoro che ti impegna molto tempo e richiede tanti sacrifici sia alimentari che sugli allenamenti. Chi ha intenzione di passare professionista deve anche avere le idee sui suoi obbiettivi ma anche essere consapevole che fare il professionista e molto più duro di quello che si pensa.

15 – Se potessi scegliere un avversario (anche del passato) per un match memorabile chi sarebbe?

Se potessi scegliere un avversario del passato per una sfida memorabile sceglierei Arturo gatti, un guerriero, un pugile instancabile e con un ritmo altissimo. Sicuramente ne verrebbe fuori una guerra simile a Gatti vs Ward

Ringrazio di cuore Catalin Ionescu e Mirko Ricci per la disponibilità e faccio ad entrambi un enorme in bocca al lupo per il futuro

 

Matteo Innocenti

www.boxingphotography.it

 

 

15 domande a …. Dragan Lepei

Inauguro oggi una nuova rubrica, in collaborazione con www.boxeringweb.com in cui, oltre ai panni del fotografo provo a vestire quelli dell’intervistatore.

Ci tenevo ad iniziare con Dragan, il primo pugile che io abbia fotografato e con cui mi sia relazionato, grazie a lui ed al maestro Cristiano Mazzoni è scattata la scintilla con la fotografia di boxe quindi….. eccoci qua con il supermedio di Ginestra Fiorentina, Dragan Lepei (15-1-2)

1 – Chi è Dragan Lepei ? 

Lepei Dragan è una persona comune.  Al mio paese (vicino Galadze) si viveva di agricoltura, a 15 anni ho incominciato a lavorare all’estero ed all’età di 19 anni sono venuto in Italia con il solo scopo di lavorare. La mia principale attività, e ne vado fiero, e’ operare nel settore dell’edilizia.  Sono fidanzato e sono un pugile professionista. Dragan Lepei è una persona molto felice a cui non manca niente

2 – Come hai scoperto la boxe ?

A 21 anni a Ginestra Fiorentina, il paese dove abito, vidi una manifestazione dilettantistica di boxe e ne rimasi affascinato. Ero molto timido ma un amico rumeno più anziano mi presentò al maestro della palestra e da quel giorno non mi sono più allontanato da questo sport.

La boxe mi ha aiutato ad integrarmi e ad avere tantissimi amici. Il pugilato è una magia positiva che ti attraversa in tutto il corpo e ti arricchisce di tanti valori.

3- Chi è il tuo idolo pugilistico?

Non ho un vero e proprio idolo, mi piace tanto GGG Golovkin che incrocia tantissimi colpi ed ha faccia simpatica. Ho anche molta ammirazione per i pugili italiani e rumeni che fanno bene nel mondo.

4 – Quali sono i tuoi obiettivi nel breve e nel lungo termine ?

A questo punto nel professionismo il mio obiettivo è la cintura di un titolo. Sarebbe bello averla a casa come ricordo. Adesso che sono cittadino Italiano anche il mio allenatore Cristiano Mazzoni pensa che sarebbe il momento per il titolo Italiano.  Poi chissà che non mi prenda una cintura anche in Romania…

5 – La più grande soddisfazione da quando indossi i guantoni?

La mia più grande soddisfazione è stata vincere in a Francia contro la medaglia di Bronzo olimpica Bauderlique. Ero nettamente sfavorito ma ho avuto la meglio grazie ad un colpo vincente. Comunque avrei fatto il match, stavo bene e volevo fare bene.

La francia mi ha rispettato, e ‘ stata una grande soddisfazione, anche i complimenti molto sportivi dell’organizzatore  Asloum mi hanno fatto molto piacere. 

6 –  La più grande delusione da quando indossi i guantoni?

La più grossa delusione…. Potrei dire la sconfitta prima del limite al Teatro Principe di Milano contro il mio connazionale Paraschiveanu ma il giorno dopo avevo già voglia di riscattarmi. Forse la più grossa delusione fu l’inizio della carriera da professionista, non mi rendevo conto se avevo fatto bene oppure no a lasciare il dilettantismo, mi sono fidato del maestro Cristiano Mazzoni ma inizialmente ero un po’ deluso.

7 – Come ti prepari agli incontri ?

Mi preparo bene. Non tralascio gli allenamenti anche se faccio un lavoro duro, mi sto accorgendo che adesso il livello degli avversari è nettamente salito e c’è bisogno di più sacrificio e di allenamenti di qualità sia per la parte atletica che per la parte tecnica.

8 – Hai riti o scaramanzie ?

Non ho nessun gesto scaramantico.Mi piace godermi il momento e nello spogliatoio sono a mio agio prima di salire sul quadrato.

Una buona ginnastica per attivare i muscoli, un po’ di vasellina sulle orecchie e sul naso e si va sopra a combattere. Vinca il Migliore!

9 – Raccontaci la tua giornata tipo

molto semplice: mattina lavoro e pomeriggio palestra, quando si avvicina un match anche una bella corsa la mattina.

10 – Dieta e sacrifici, sei goloso ?

La dieta è l’avversario più noioso che si possa avere… non ne voglio neanche parlare :-} 

11 – Quali pensi siano in tuoi punti di forza ?

i punti di forza sono pochi, devo stare più attento alla fase difensiva, mi preme migliorare questo lato. Per il resto tutti pensano che io sia solo potente ma a fine carriera voglio esser ricordato anche come un pugile tecnico.

12 – Cosa vuol dire per te essere un pugile ?

Devo essere sincero., per me è avere amici e persone che ti rispettano.

Mi alleno con professionisti ma anche con amatori e bambini, è  uno sport individuale ma mi piace fare squadra qui a Ginestra Fiorentina.

13 – Hai hobby e passioni al di fuori della boxe ?

Le automobili…… Ne ho già cambiate diverse. Ad Agosto quando torno dalle vacanze dalla Romania e torno in Italia spesso cambio macchina. Che ci vuoi fare, sono proprio un immigrato 😉 ahahahahahh 

14 – Che consigli daresti a chi vuole diventare un professionista ?

Domanda difficilissima. Per stimoli e visibilità il professionismo è molto appagante ma se non hai persone e una società che ti seguono è meglio rimanere dilettante. Rischi di non combattere più e di finire il divertimento.

15 – Se potessi scegliere un avversario (anche del passato) per un match memorabile chi sarebbe?

Sicuramente non uno sfuggente. Con uno del passato avrei perso molto ma molto volentieri ,a parità di peso, con Johnny Tapia.

Ringrazio di cuore Dragan Lepei ed il maestro Mazzoni per la disponibilità e faccio ad entrambi un enorme in bocca al lupo per il futuro

 

Matteo Innocenti